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La prima visita ginecologica

Come si svolge? Cosa mi farà? Sentirò dolore? Quanto dura una visita? Queste sono alcune delle domande che una donna si pone al suo primo incontro con un medico ginecologo.

Innanzitutto chiariamo che non esiste un'età specifica, una visita andrebbe effettuata alla comparsa di problematiche particolari e diventa necessaria dopo il primo rapporto sessuale.

La prima fase della visita consiste in una chiacchierata durante la quale vengono poste delle domande che avranno il fine specifico di ricostruire la storia medica familiare e personale della paziente, è importante sapere se ci sono allergie a farmaci particolari, quali sono le malattie ricorrenti in famiglia, e così via.

Le domande si orientano poi sulle aspettative della paziente e sul motivo della visita, se ci sono richieste specifiche o il fine è un semplice controllo.

Durante l’esame pelvico, la donna giace in posizione supina con fianchi e ginocchia flessi e con i glutei sul bordo del lettino. I lettini sono provvisti di supporti che permettono di tenere le gambe nella posizione corretta. Utilizzando uno speculum (strumento di plastica con una particolare conformazione), vengono esaminate le parti più profonde della vagina e viene visualizzata la cervice.

Con un piccolo spazzolino di plastica il medico preleva un campione per i test che verrà apposto su un vetrino e successivamente inviato in un laboratorio per essere analizzato.

Questo esame è chiamato Pap test e serve per evidenziare eventuali anomalie delle cellule del collo dell’utero in modo da poter fare una diagnosi precoce dei tumori, e può evidenziare alcuni tipi di infezioni. 

Si consiglia di fare questo test dopo aver iniziato ad avere rapporti sessuali.

Durante la visita verrà utilizzato anche un ecografo per l’ecografia transvaginaleUna sonda rivestita da una pellicola ricoperta di gel viene introdotta nella vagina e permette di studiare il collo dell’utero, l’utero stesso e le ovaie.

Con l’ecografo si esegue uno studio accurato tramite immagini degli organi pelvici senza arrecare troppi fastidi o disagi per la paziente.

Non è dolorosa e non richiede la vescica piena. Il tutto dura circa 15 minuti e il referto viene rilasciato subito dopo.

E’ consigliabile sottoporsi a questo tipo di esame annualmente per un controllo di routine, oppure in caso di irregolarità del flusso mestruale, dolori e eventuali fastidi riferibili all’apparato genitale.

La visita e l’ecografia ginecologica sono indispensabili in presenza di alcuni sintomi (come perdite di sangue intermestruali, prurito e bruciore vaginali, secrezioni dal colore anomalo, troppo abbondanti o maleodoranti) che potrebbero essere considerati banali, ma che invece sono la spia di alcune patologie ginecologiche, come per esempio la clamidia o altre malattie sessualmente trasmissibili.

L’ecografia transvaginale diventa indispensabile in caso di sovrappeso perché una semplice visita non consente una valutazione completa.

 

Dott. Luciano Di Leo

Responsabile tecnico sanitario
Ginecologo Ostetrico




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