L'infertilità

Per infertilità si intende una mancata gravidanza dopo un anno di rapporti costanti non protetti.

L'infertilità deve essere sempre considerata un problema di coppia per cui è necessario che entrambi i partners si sottopongano ad una serie di accertamenti diagnostici per trovare la, o le possibili cause.

Il protocollo diagnostico prevede sempre

 per la donna

  • visita ginecologica
  • ecografia vaginale
  • pap test
  • tampone vaginale
  • dosaggi ormonali per la valutazione della capacità ovarica
  • esami sierologici

per il partner 

  •  esame del liquido seminale 
  • eventuale consulenza andrologica 

Possibilità terapeutiche

 Le possibilità terapeutiche possono essere di diverso tipo.

Si preferisce generalmente e compatibilmente con l’età della coppia, procedere in maniera graduale per poter utilizzare la tecnica meno invasiva possibile per l’ottenimento della gravidanza.

 Dopo l’approccio diagnostico di base si può procedere ad esami specifici che serviranno a valutare  la pervietà  tubarica e la morfologia della cavità uterina fino a giungere alla completa visualizzazione dell’apparato riproduttore. 

Esami per il controllo delle tube

La metodica diagnostica ideale deve essere sicura, di facile esecuzione, non invasiva e soprattutto ben tollerata da parte della paziente. 

Fino a pochi anni fa la pervietà tubarica era affidata alla isterosalpingografia, un esame eseguito da un radiologo che comportava l’esposizione ai raggi X e un mezzo di contrasto a base di iodio radiologico che forniva informazioni piuttosto approssimative sulla morfologia uterina, sul decorso delle tube e sulla loro pervietà. 

Gli esami che vengono effettuati attualmente sono:  

  • Hysterosalpingo Foam Sonography 3D (HyFoSy)
  • Laparoscopia diagnostica

HyFoSy 

L’esame HyFoSy si effettua con l’ausilio di un ecografo capace di acquisire ed elaborare immagini tridimensionali dopo aver posizionato un piccolo catetere in gomma morbida nel collo uterino attraverso il quale si inietta una modesta quantità di mezzo di contrasto che consente una migliore visualizzazione della cavità uterina e delle tube.

Questo esame permette quindi una ricostruzione dell’apparato genitale rispondente alla realtà.

HyFoSy ha un duplice vantaggio, da un lato un maggiore comfort per la paziente, dall’altro consente un esame approfondito in tempi molto brevi oltre ad essere un esame rapido e di facile esecuzione. 

Laparoscopia diagnostica

A volte è opportuno, in presenza di cisti ovariche, o per sospetta endometriosi, ricorrere alla laparoscopia.

La laparoscopia diagnostica in ginecologia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva, che permette al chirurgo di osservare ed eventualmente intervenire  sugli organi riproduttivi della cavità pelvica femminile.

Le cure per l’infertilità

Dopo il corretto inquadramento diagnostico, si procede con una strategia terapeutica in sintonia con le esigenze e le caratteristiche anche etiche e morali della coppia che desidera un figlio.

I principali trattamenti medici possono dividersi in 

  •  monitoraggio dell'ovulazione e rapporto mirato
  •  induzione dell'ovulazione con farmaci, monitoraggio e rapporto mirato.
  •  induzione dell'ovulazione con farmaci, monitoraggio ed inseminazione intrauterina del liquido seminale 

Queste tecniche, che vengono anche definite  “bassa tecnologia” servono a individuare o a favorire l’ovulazione e si concludono con un rapporto mirato o con l’introduzione del seme, opportunamente trattato, in utero.

I trattamenti  di secondo livello definiti invece “alta tecnologia”consistono in  

  •  Fivet ( induzione farmacologica, prelievo degli ovociti, fertilizzazione in vitro senza assistenza biologica, trasferimento degli embrioni in utero
  •  Icsi ( come la Fivet ma con introduzione dello spermatozoo dentro l'uovo in maniera meccanica)

Tutte le suddette tecniche prevedono una stimolazione ovarica controllata attraverso la somministrazione di farmaci.

Stimolazione ovarica controllata

L’obiettivo principale è far in modo che le ovaie producano un numero maggiore di ovociti, invece di uno soltanto come avviene normalmente. Questo consente di aumentare le probabilità di ottenere una gravidanza già solo per un fattore statistico.

Questo trattamento viene realizzato in maniera personalizzata su ogni paziente e può avere una durata che varia dai 10 a 20 giorni. Lo sviluppo follicolare è controllato in maniera costante attraverso numerose ecografie, ed è sempre associato ad un controllo del valore degli estrogeni prodotti dalle ovaie.

Nelle tecniche a bassa tecnologia, il numero di follicoli ottenuti non deve essere superiore a 4-5, ciò avviene  per rendere accettabile il rischio di gravidanza plurigemellare.

Nelle tecniche di secondo livello il numero dei follicoli puo’ essere di gran lunga superiore , (puo’ arrivare fino a  15) in conseguenza del fatto che, successivamente, avverrà una selezione sul numero in sede di transfert.

Una volta ottenuti i follicoli, questi verranno prelevati per via transvaginale. 

Verrà introdotto un ago che una volta raggiunte le ovaie preleverà gli ovociti tramite aspirazione.

Si tratta di una procedura realizzata in sala operatoria, mediante una sedazione della paziente, che si caratterizza per essere assolutamente indolore e del tutto priva di effetti collaterali.

Il passo successivo è la fertilizzazione degli ovociti prelevati, in modo da ottenere gli embrioni.

Ottenuti gli embrioni, si stabilirà quali trasferire in utero ed il numero (generalmente 1 o 2) da trasferire . Gli eventuali embrioni rimanenti si lasceranno in coltura e,  se raggiungeranno lo stadio di blastocisti (di solito avviene in 5 giorni), verranno congelati per un utilizzo successivo.

 

Dott. Luciano Di Leo

Responsabile tecnico sanitario
Ginecologo Ostetrico



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